Il 16 luglio 1952 nasce a Milano il cantante, autore, chitarrista e pianista Eugenio Finardi. Negli anni '70 forma con Alberto Camerini e Walter Calloni il gruppo de "Il pacco" e si esibisce nei locali del Nord Italia. In questo periodo Finardi cura anche una trasmissione radiofonica per un'emittente di sinistra di Milano e, in questo contesto, nasce il famosissimo brano "La radio". Nel 1973 Finardi realizza un 45 giri in inglese “Hard Rock Honey e Spacey Stacey” e nel 1975 pubblica il suo primo disco. Finardi è supporter nelle tournèe di De Andrè (al quale farà ascoltare il brano "Musica ribelle") e della Premiata Forneria Marconi. Nel 1981 pubblica l'album "Finardi" e l'anno successivo "Dal blu". Nel 1984 torna ad esibirsi un pubblico e realizza l'album dal vivo "Strade" e presenta a Sanremo il brano "Vorrei svegliarti". Varie delusioni lo induco a rifugiarsi in America per sei mesi pubblicando poi l'album "Dolce Italia". Seguono negli anni successivi altri dischi, tra i quali "Acustica" una rivisitazione di suoi (e non) brani arrangiati in maniera appunto "acustica". Scrive, per l'album "Domenica e lunedì" di Angelo Branduardi, il brano "C'è una sala in Paradiso". Nel 1998 affianca una spedizione dell'associazione "Medici senza frontiere" in Africa e l’anno successivo pubblica, per la rivista Famiglia Cristiana, un resoconto di questa sua esperienza. Nel 1999 partecipa, con il brano "Amami Lara", al 49° festival di Sanremo. Nell'ultima serata, al termine della sua esibizione, ricorda con un saluto l'amico Fabrizio De Andrè. Finardi prosegue la sua carriera con diversi successi tra cui, nel 2008 fa il debutto teatrale al Teatro dei Filodrammatici di Milano dove mette in scena la prima di "Suono" spettacolo in cui l'artista racconta attraverso monologhi e canzoni oltre trent'anni di carriera.